Stress al posto della sveglia

Stress al posto della sveglia?

Lo sapevi?
Lo stress è una cosa buona, utile, quando però rimane ad un livello accettabile (è stress quella “attenzione” che ti porta a concentrarti per un colloquio o un qualche evento importante); ma ecco, io non consiglierei mai di utilizzarlo al posto della sveglia!

Strane idee

Qualche giorno fa ho cominciato a leggere un libro per quindici minuti, ogni mattina, prima di iniziare la giornata di lavoro vera e propria.
Ho cominciato a farlo perché avevo bisogno di un’intrusione, una piccola nuova azione che destabilizzasse in senso positivo il mio cervello e gli desse una scrollata in un momento di fiacca tipica dei giorni successivi al cambio dell’ora.
Pescando a caso fra i tanti libri “non fiction” che ho lì in trepidante attesa di essere letti, mi sono ritrovata in mano un testo dedicato al cervello e ai modi per ottimizzarne energie e funzionamento; un libro che da subito mi ha dato parecchi spunti, ma uno di questi… ecco, diciamo che mi ha fatto sollevare un sopracciglio.

Sveglia a suon di stress

Il testo in questione a un certo punto fa riferimento ad un esperimento condotto su alcuni impiegati dell’amministrazione pubblica britannica i quali si alzavano molto presto la mattina a causa del livello di cortisolo nel cervello.
In poche parole, a causa delle preoccupazioni e dei pensieri legati alla giornata lavorativa che avrebbero dovuto affrontare di lì a poche ore, questi impiegati erano stimolati ad alzarsi prima di quanto non avrebbero fatto in condizioni più serene.
Ora, nel testo questo espediente è suggerito più o meno “scherzosamente” come alternativa a una novità, una colazione diversa, una piccola abitudine, tutte cose che costituirebbero invece motivazioni positive, stimoli piacevoli ad alzarsi al mattino; ma utilizzare di proposito lo stress al posto della sveglia… no, grazie!
Sarebbe un modo abbastanza orrendo di cominciare la giornata e vogliamo parlare di quale sarebbe la qualità del sonno, con una sveglia del genere?

Un taccuino per i tuoi pensieri

Andare a dormire con l’avvoltoio dello stress che gira in tondo sopra la testa mi sembra il modo meno utile ad andare incontro ad una notte di riposo che sia davvero rigenerante e che permetta al cervello di funzionare al meglio durante la giornata.
Se sei come me poi, che in quanto a film mentali sono più creativa di Hitchcock e Zeffirelli messi insieme, ti ci manca di andare a letto con il chiodino dell’ansia piantato nel cervello.

Quello che io consiglio sempre di fare è di evitare nel modo più assoluto di andare a letto con dei sospesi, di qualunque tipo e questo si ottiene prima di tutto con una pianificazione efficace e costante, che sia adatta alla tua quotidianità e al tuo lavoro e poi con una piccola abitudine salva sonno.
Come si fa? Semplicemente tenendo un taccuino, un blocco (comunque non un foglio volante) sul comodino, pronto ad accogliere le idee dell’ultimo momento, la to do che non ti è venuta in mente quando stavi aggiornando l’agenda, l’appuntamento che ti viene confermato all’ultimo momento, di sera.

Tenere sul comodino un taccuino in cui scrivere tutto questo ti permette di:

  • non dimenticare nessuna to do, annotazione, idea geniale;
  • evitare di “pasticciare” l’agenda con una cosa scritta al volo;
  • last but not least, andare a dormire con la mente libera e serena.

Alla fine, cosa c’è di più utile di una notte (o almeno di qualche ora, dai!), di sonno vero per avere una mente risveglia e una giornata produttiva?

Quindi, sii costante con la tua pianificazione, piazza un taccuino da notte sul comodino e inserisci una piccola novità piacevole all’inizio della tua giornata e…

buon riposo!

Trinky

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