23 Gen Regia e incidenti fortunati: il senso dell’organizzazione.
A volte può sembrare troppo impegnativo organizzarsi, prendersi il tempo per la lista della spesa e il menù settimanale, fare il punto per il mese a venire;
la tentazione di lasciar perdere e rimandare, o vivere alla giornata è forte.
Ma poi non paga.
Prima o poi può succedere che una sera torni a casa più tardi del previsto e non hai neanche una vaga idea di quello che hai in frigo o in dispensa, o arrivi perennemente in ritardo al mattino perché ogni volta decidi sul momento cosa indossare e magari ti ritrovi a stirare la maglietta mentre contemporaneamente ti lavi i denti e ti infili le scarpe… e il livello di stress diventa alto.
Cosa c’entra la regia cinematografica in tutto questo?
Te lo racconto subito: il cinema è una delle mie passioni, mi piace vederlo (la collezione di dvd è aumentata durante le feste 🙂 ) e anche studiarlo: di recente ho letto Fare un film del regista Sidney Lumet (La parola ai giurati, Serpico, Assassinio sull’Orient Express), e l’ho praticamente divorato.
Oltre alla simpatia e grande umiltà di questo fantastico regista che condivide con il lettore la sua esperienza fin nei più piccoli particolari, mi ha colpito questa sua affermazione:
Tutto sta nella preparazione. Montagne di preparazione uccidono la spontaneità? Assolutamente no. Semmai è vero il contrario. Quando sai quello che stai facendo, ti senti più libero di improvvisare.
Certo, non si può neanche pensare che un film possa essere realizzato senza moltissima preparazione, ma quando ho letto queste parole sono rimasta colpita perché è esattamente questo per me il senso dell’organizzazione, ovvero lavorare a monte per prepararsi a una quotidianità più serena e rilassata, per poter affrontare gli imprevisti con la maggiore tranquillità possibile e, a volte, per avere la possibilità di cogliere occasioni incredibili e godersi gli imprevisti positivi, quelli che sempre Lumet definisce incidenti fortunati:
La preparazione permette l’<<incidente fortunato>>, quello che speriamo sempre che accada.
Ecco perché programmare la spesa e il menù settimanale, pensare in anticipo a ricorrenze e compleanni, portarsi avanti con il lavoro, creare una routine per le pulizie di casa o raccoglitori con i numeri telefonici importanti, i dati della macchina e il volantino della pizzeria d’asporto.
Perché fare tutto questo ti permette di affrontare la vita di ogni giorno con un sereno spirito di avventura e sapere di essere arrivato preparato, ti permette di alzare la testa e guardarti in giro con serenità, pronto a cogliere nuovi spunti e occasioni, o anche semplicemente il bello di essere tranquillo senza dover vivere tutto come una continua corsa a ostacoli fra una scadenza e l’altra.
Io consiglio questo libro incredibile a chiunque sia appassionato di cinema ma anche di organizzazione: il capitolo Si gira il film! Finalmente include il piano di lavorazione per Un’ estranea fra noi, ed è incredibilmente preciso e dettagliato.
Infine, come non trovare somiglianze con l’idea di Lumet del ruolo del regista e quello del professional organizer?
Quando mi viene chiesto cosa faccio, rispondo che aiuto le persone a trovare il loro modo per gestire il loro spazio e il loro tempo a modo loro.
Se mi viene detto: – fai come lo faresti per te-, io mi fermo e dico che quello che va bene per uno, non va necessariamente bene per l’altro.
La forma segue la funzione, anche nei film.
Io ti posso aiutare a trovare la forma giusta per la funzione che ti serve nello spazio e tempo quotidiano, ma quello che deve emergere sei tu, il tuo stile la tua funzione.
Allora dai, prendi in mano planner e penna e comincia a pianificare e per premiarti alla fine, che ne dici di un film? 😉

Mi chiamo Silvia (Trinky), e ti aiuto a trovare soluzioni pratiche per organizzare le tue idee e lo spazio in cui realizzarle!
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