
14 Lug Lavorare in vacanza
Puntuale come il post su come fare la valigia perfetta ecco la mia versione ovvero, come affrontare il lavoro in vacanza.
Spoiler: semplicemente con un pizzico di consapevolezza in più.
La vacanza è un vincolo attorno al quale costruire la tua organizzazione
Premessa: quando sei un imprenditore non vai mai davvero in vacanza, o meglio: puoi e devi ritagliarti dei momenti per staccare e pensare alla parte di te e della tua vita che non c’entra con il lavoro, ma non potrai mai chiudere mentalmente le porte al progetto come può fare invece un lavoratore dipendente e magari non lo vorresti neanche.
Quindi non è affatto strano che tu debba pensare a come organizzare il lavoro in trasferta, a cosa portarti, ecc o a come gestire dei tempi di lavoro vacanzieri, anche se non vai da nessuna parte.
La vacanza funziona quindi come vincolo: è un elemento che ti porta a ripensare a cose che solitamente dai per scontate e ti permette quindi di raggiungere un po’ di consapevolezza in più.
Non mi stancherò mai di dire quanto sia importante il concetto di consapevolezza quando vuoi valutare l’organizzazione del lavoro, come di qualsiasi altra cosa.
Se la vacanza è anche fisica e implica un viaggio, uno spostamento da casa dovrai fare delle scelte anche su quali cose portare: strumenti, cancelleria, accessori e pensare anche a come ricavare uno spazio (anche piccolo e temporaneo) nel quale lavorare.
In ogni caso, dovrai filtrare, setacciare ancora di più i tuoi propositi nel setaccio della realtà: non ha senso e non va neanche bene che tu pensi di poter fare tutto quello che fai con i consueti ritmi di lavoro, così facendo ti stai già garantendo un destino di frustrazione.
Qui entra in gioco la consapevolezza: quali sono le cose che devi davvero fare che è importante che tu faccia e faccia adesso e che magari non puoi rimandare a settembre?
Va bene anche una sola cosa, concentrati su quella e metti nero su bianco le cose pratiche che questa to do prescelta comporta, che siano to do di dettaglio o le cose che ti servono per farle.
“Ma già che ci sono potrei fare anche questo!” No. Concentrati su una sola cosa, su un solo pezzo del tuo lavoro e pensa a come fare per portare avanti quello.
Sapere che in quel periodo e forse anche in quel luogo dovrai occuparti solo di una cosa, ti permette di capire esattamente cosa ti serve e ti toglie il problema di dover scegliere.
Questo non ti fa sentire già meglio?
Non dovrai fare trecentocinquanta cose, dovrai farne una e farla bene, con la giusta attenzione e nel resto del tempo, fare quello che cavolo vuoi (cioè anche niente).
Sì, grazie…ma il resto delle cose?
Pensaci bene, se davvero per due, tre settimane provassi a portare avanti tutto il tuo lavoro, credi davvero che ci riusciresti? Pensi che rientreresti a casa con tutto il lavoro fatto e smarcato?
No, rischieresti di inseguire una cosa dopo l‘altra e di non portarne a compimento nessuna e senza esserti riposato
Sapere invece che sarai in vacanza in un certo periodo ti dà modo di pianificare tutto quello che devi fare prima e ti motiva a farlo, perché ti dà una scadenza precisa.
- consapevolezza di quello che devi fare;
- consapevolezza di cosa quello che devi fare comporta esattamente e di materiali e strumenti che ti servono;
- consapevolezza di quello che devi fare prima di andare in vacanza per poterti concentrare sul tuo obiettivo e… riposarti nel resto del tempo.
Ma se per arrivare a scegliere cosa fare hai bisogno di una mano per fare il punto della situazione, c’è la consulenza Svuotamente in promo per il mese di luglio!

Mi chiamo Silvia (Trinky), e ti aiuto a far funzionare il lavoro secondo come funzioni tu!
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