devi fare una sintesi

Devi fare una sintesi

Tante volte le soluzioni che provi non funzionano perché in realtà non dai loro modo di farlo.
Lo sai perché? Perché ti arrendi prima di dargli una vera possibilità.
Come? Abbandonandole prima di fare il passo più importante, quello della sintesi.

Su misura per te

Lo ripeto sempre fino alla noia: è importante che tu possa adattare ogni cosa al tuo modo di essere: ogni metodo, ogni tecnica ogni suggerimento che può essere utile a risolvere un tuo problema di organizzazione (ma vale per qualunque cosa), deve essere aggiustato su di te e sulle tue esigenze, altrimenti non ti serve  e non funziona.

Come puoi fare però a testare metodi e soluzioni?
Prendendo in prestito i tre elementi che costituiscono la dialettica di Hegel: tesi, antitesi e sintesi.

Tre semplici step

Mbè, ma che c’entra la filosofia adesso?
Per citare Tess McGill, protagonista di una Donna in carriera: “Non si può mai sapere da dove può venire un’idea geniale” e a me piace prendere idee ovunque e farle funzionare anche nei contesti inaspettati; tesi, antitesi e sintesi sono tre step di un processo che può aiutarti a capire come adattare le tecniche e suggerimenti ai tuoi problemi di organizzazione, anche negli aspetti più pratici; vediamo come.

Ti faccio un esempio con il metodo del Bullet Journal.

Problema:
d
evi organizzare il tuo tempo e non ti trovi con le agende.

Tesi (affermazione):
il metodo del Bullet Journal è quello che fa per te perché ti permette di creare uno strumento di pianificazione su misura e che ti puoi costruire giorno per giorno.

Antitesi (contraddizione):
hai cercato on line e hai provato a usare questo metodo ma non vuoi usare un taccuino rilegato perché ti trovi bene con i quaderni ad anelli, inoltre non ti piacciono le impostazioni indicate per il calendario.

Attenzione, qui di solito c’è l’abbandono: ho provato il metodo, così com’era non ha funzionato = il metodo non va bene per niente.

Bisogna invece andare oltre e proseguire fino al terzo step!

Sintesi (qui accade la magia):
utilizzi il metodo ma sul tipo di quaderno che preferisci e cambi l’impostazione del calendario, mettendone uno più ampio e strutturato.

Yeah!

Sembra banale, ma credimi la maggior parte delle volte le persone non arrivano a fare la sintesi  perché c’è questa credenza che l’organizzazione sia una costrizione, una serie di imposizioni alle quali ti devi adeguare, invece di dritte e strumenti concreti per trovare il tuo modo di funzionare.

E non ti dico quanto questo mi faccia venire i nervi, perché di persone scoraggiate a causa di queste dicerie ne vedo tante!

Puoi provare ad applicare i tre step a qualunque altro ambito e alla fine vedrai che troverai il tuo modo per fare le cose e se qualcuno dovesse dire che non è il modo giusto di fare, non si fa così, e che le regole non si cambiano… tu resisti al tentativo di fare gestacci e pensa invece che hai Hegel dalla tua!

Io ti saluto con un invito ad applicare il terzo step, quello della sintesi, alle cose che hai provato e che non hanno funzionato e se intanto vuoi provare il metodo Bullet Journal e vedere quanto sia davvero versatile e adattabile, seguimi su Instagram perché c’è un corso in arrivo!😁

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