Questo post nasce da alcune considerazioni fatte partendo dall’esigenza personale di rivedere il mio guardaroba in seguito ad una decisione presa qualche mese fa; cambiate le attività, facilmente cambiano anche le esigenze in fatto di vestiti e con l'occasione del cambio di stagione, ho deciso di approfondire alcuni aspetti e di chiamare in causa alcuni esperte.Le fonti che ho consultato sono:
Come mi è già capitato di affermare con gioia :-D , io sono una di quelle persone che ama fortemente il mese di settembre e tutto quello che porta con sé: la liberazione dall’angosciante clima tropicale che caratterizza le estati da qualche anno a questa parte, l’atmosfera da “ricomincio” che ha l’odore della carta dei quaderni nuovi e il rumore che fa la spina del diario appena comprato quando lo apri per la prima volta, e -soprattutto- il fantastico, atteso, amato inizio della stagione in cui divano, copertina, tazza di bevanda fumante e uno o due gatti la fanno da padrone.
Praticamente il paradiso.
Oggi è il mio compleanno, non del blog, proprio il mio :-) e ci tenevo quindi a pubblicare proprio in questa giornata un post dopo settimane di silenzio.
Non era previsto che durasse così tanto la pausa che a un certo punto ho deciso di prendermi quando ho realizzato che stavo passando infinite ora davanti al computer, cercando di raccontare cose che potessero interessare ed essere utili, ma perdendo il contatto con la sfera pratica e concreta.
Trovo che sia sempre estremamente interessante scoprire come le altre persone affrontano i piccoli grandi problemi organizzativi di ogni giorno e sicuramente, situazioni specifiche quali quelle di tempi e spazi creativi, possono essere particolarmente difficili da organizzare, anche solo per la minore quantità di informazioni e spunti che si possono trovare in rete e non solo.
Primo martedì del mese e quindi è il momento per il set up di aprile del bullet journal.
Forse è stato il set up più accidentato che io abbia mai impostato... sarà stata la giornata no (capita anche a te? Sbagli la data, sbagli le misure, la decorazione proprio non ti riesce come vorresti... :-( ), e questo mi ha portato a fare qualche riflessione sul fatto che probabilmente l'impostazione così come la faccio dall'inizio dell'anno (a parte poche modifiche), non funziona più.
Per me imparare a dire no è stata una vera e propria necessità, ma anche una prova di forza. Nello stesso modo in cui ho dovuto imparare a prendere le distanze dagli oggetti e valutare bene cosa fosse utile e positivo per me, ho imparato a valutare bene se e quando dire sì alle persone che mi chiedevano una mano.Non parlo di dare una mano inteso come aiutare qualcuno che ha un’emergenza o prestare una spalla a un amico in lacrime anche se avresti da fare, perché ci mancherebbe;