quattro consigli per scegliere l'agenda

4 cose che devi considerare per scegliere il planner giusto (per te)!

Ehilà!

Ti vedo che stai già guardando le varie agende, i planner, i taccuini (perché magari stai valutando di iniziare un  Bullet Journal) in giro… anzi magari ti ho anche incontrato, visto che io per prima amo perdermi tra gli scaffali fisici e digitali di cancelleria.

Difficile scegliere? I know.

Questa è una delle situazioni in cui il paradosso della scelta si manifesta in tutta la sua difficoltà! Ci sono centinaia di opzioni diverse e tutte allettanti: colori, stili, 12 mesi, 16 mesi, da tavolo, tascabili, ecc.

Ecco perché ho pensato di elencare qui i quattro aspetti essenziali che devi considerare quando scegli il planner (& co)!

Formato

Prima di tutto: quando lo usi il planner?
A casa e/o ufficio, dove hai una postazione stabile in cui tenerlo o piuttosto in giro, dai clienti o magari in viaggio?
Fatti queste domande per valutare se scegliere un formato grande, che ti offre sì, più spazio per scrivere ma allo stesso tempo ti ingombra o appesantisce borsa e zaino.

Struttura

Anche in questo caso la scelta dipende dal quando e dove ti trovi a usare il planner: una rilegatura ad anelli è più elastica e versatile di un punto metallico o di una rilegatura a filo o a colla, ma se ti trovi spesso a scrivere in giro (magari al volo), può non essere molto comoda.

Impostazione

Per cosa vorresti utilizzare il planner?
Per avere sempre sott’occhio gli impegni e gestire gli eventuali nuovi appuntamenti?
In questo caso può essere sufficiente un planner con impostazione mensile o settimanale più poche pagine per eventuali annotazioni.
Se invece hai bisogno di elencare ogni giorno nel dettaglio to do e impegni, valuta un’impostazione quotidiana, tipo quella della classica agenda della banca o del diario di scuola.

Stile 

Super strutturato o versatile?
Dipende da quanto è importante per te che le cose siano fatte a modo tuo per poter  funzionare davvero.
Se la risposta è tanto! ti consiglio di valutare uno strumento che tu possa personalizzare.
Se invece non fa molta differenza, puoi sperimentare a cuor leggero anche planner più definiti.

Vale per tutti: attenzione ai planner troppo impostati e dettagliati: lo so che vedere il tracker per l’idratazione, l’umore, il budget, il numero di caffè, i gatti e le giravolte può sembrare una promessa di produttività facile, ma non è detto che una pagina super strutturata ti induca a fare tutto quello che c’è indicato.

Inoltre, non ti serve tutto e non è detto che quello che ti serve annotare adesso ti debba servire anche nei mesi successivi.

Rischio ansia alert: troppi elementi e tabelle rimaste intoccate possono farti sentire che non stai vivendo una vita produttiva, che stai rimanendo indietro.

Voglio ricordarti infine, che lo strumento che utilizzi per i tuoi impegni e le tue to do dev’essere prima di tutto funzionale per te, per le cose che fai e se non sai da dove iniziare perché non conosci il tuo stile di planning, parti dalla cosa più semplice e poi aggiungi man mano.

Come sempre, ti invito a non aver paura di scrivere, cancellare e cambiare idea e vedrai che man mano imparerai a riconoscere quello che fa per te.

Ci vediamo in cartoleria 😉

Trinky

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